Fra i luoghi legati alla produzione che poi sono stati riconvertiti in spazi culturali, figura a Prato, nei pressi di Viale Galilei, Il Teatro Fabbricone, una delle più antiche e grandi fabbriche tessili pratesi trasformata in uno dei centri teatrali sperimentali più importanti d’Italia.
Il Fabbricone, così chiamato per le sue gigantesche dimensioni, nacque nel 1888 per iniziativa di due industriali austro - tedeschi Koessler e Mayer; si trattava di un lanificio a ciclo completo che raggiunse le immani proporzioni di circa 2000 addetti.
Prato in questo periodo era talmente famosa per la sua produzione tessile che riuscì ad attrarre capitali stranieri e in questa zona, in tutta l’area vi lavorano circa 7000 addetti compresi quelli del Fabbricone. Era il periodo delle grandi fabbriche pratesi dalla Campolmi alla Forti, la Magnolfi, la Pacchiani e la Cangioli. Grandi famiglie, quasi dinastie di imprenditori tessili.
Il fabbricone, nonostante i dubbi all’apertura portò benefici in tutta la zona, era una fabbrica all’avanguardia con uno spaccio e un asilo al proprio interno. La fabbrica iniziò la sua parabola discendente soltanto nel secondo dopoguerra.
Dopo esser diventato un luogo dismesso esempio di archeologia industriale, il fabbricone nel 1974 viene utilizzato dal celebre regista teatrale Luca Ronconi che ne fa uno dei più grandi centri teatrali sperimentali d’Italia.
La stagione teatrale di Ronconi è un motivo di orgoglio per Prato che si pone come centro di produzione teatrale e si afferma nel panorama nazionale. Al progetto del fabbricone collaboreranno perfino Dacia Maraini, Gae Aulenti e Umberto Eco.
Oggi il Fabbricone, all’interno della direzione del Teatro Metastasio è un teatro con 364 posti a sedere e che offre una alternativa al tradizionale cartellone. Vengono presentati spettacoli alternativi e sperimentali all’interno dello spazio ristrutturato nel 2000.
Teatro Fabbricone: Via Targetti n.10-12 - 59100 Prato Sito Web: http://www.metastasio.it/