La Villa delle Sacca a Prato è un ex monastero della prima metà del XIII secolo dove fu ritrovato il famoso polittico di Lorenzo Monaco che si trova adesso a Palazzo Pretorio.
Si trova sulla collina di Spazzavento ed è in completo stato di degrado nonostante sia una struttura ricca di storia. La Villa delle Sacca è un complesso a tre piani arricchito da un giardino e una cappella.
Nel periodo medievale fu un centro culturale notevole visto che vi lavorarono artisti come Lorenzo Monaco, Pietro di Miniato, Andrea di Giusto e Gerino da Pistoia.
Nel 1775 il Granduca Leopoldo donò il monastero di proprietà dei frati Olivitani (Abbazia di Monte Uliveto nel senese) al Collegio Cicognini che lo trasformò in una residenza estiva per i collegiali.
I Monaci olivetani lasciarono un "codice Olivetano delle Sacca" che contiene prevalentemente contratti di compere fatte dal monastero e che era in possesso del Comune di Prato fino al 1910.
Durante il cambio di proprietà furono eseguite delle modifiche architettoniche: il chiostro venne abbattuto, si effettuarono lavori al dormitorio e alla strada di accesso al monastero.
Durante il periodo collegiale, nella Villa delle Sacca vi dormirono sia Gabriele D'Annunzio che Curzio Malaparte.
“...io guardavo la luna, e pensavo agli oliveti delle Sacca, dove sono nato, così chiari, contro le foreste di cipressi del Poggio del Fossino e dello Spazzavento e le nere pinete del Monteferrato”.
Così Curzio Malaparte, nelle pagine di "Mamma Marcia", ripensa a quelle estati passate nell'ex monastero.
Così Curzio Malaparte, nelle pagine di "Mamma Marcia", ripensa a quelle estati passate nell'ex monastero.