venerdì 6 settembre 2024

Ostensione della Sacra Cintola: una tradizione pratese

L'8 settembre si celebra la festa della Madonna della Fiera a Prato, un evento di grande significato per la città. In questa data, il Vescovo, dal Pulpito di Donatello e Michelozzo, mostra ai fedeli la Sacra Cintola. Ma che cos'è la Cintola? È una sacra cintura che, secondo la tradizione, appartenne alla Madonna e che ha radici nel IV secolo.

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Il Vescovo di Prato mostra la cintola ai pratesi

Un Simbolo di Identità e Resilienza

La cintola è qualcosa di più di una reliquia, è una leggenda, un archetipo della grande madre che avvolge in grembo il popolo di Prato.

La Cintola è come il tallone di Achille o il Cavallo di Troia, il suo furto equivale a sconfitta, a impadronirsi della città, a metterne in mostra il suo punto debole, a rinunciare alla propria indipendenza e particolarità rispetto alle altre città.

Un Legame con la Tradizione Tessile e Cavalleresca

La reliquia della città è inoltre un oggetto tessile in linea con la sua tradizione economica, ma non bisogna sottovalutare che la cintola è anche simbolo dell'ordine dei cavalieri medievali che reggeva la spada.

I numerosi tentativi di furto, tutti repressi anche con violenza, il più famoso quello di Musciattino, sono esempio di quanto la cintola avesse e ha ancora oggi valore per i pratesi. La sua ostensione periodica oltre ad avere un valore religioso ha una valenza identitaria legata alla storia della città e quindi portatrice della sua tipicità e unicità.

Cappella - Sacro - Cingolo - Duomo di Prato
Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato

Storia e Trasmissione della Sacra Cintola

Esistono due testi che sono arrivati fino ai nostri giorni, uno in latino e uno in italiano, il primo è il vangelo apocrifo il "transitus Mariae" dello pseudo Giuseppe di Arimatea che racconta il transito della Vergine e il dono della cintura a San Tommaso, il secondo sono una serie di racconti che parlano del viaggio della cintola, il matrimonio da Michele Dagomari e l'arrivo a Prato.

Reliquiario nella Cappella della Sacra Cintola - Duomo di Prato
La Cintola nella Cappella con il reliquiario di Paolo Bebetto

Il crociato-mercante pratese Michele Dagomari, la ricevette come dono di nozze da Maria, discendente di un sacerdote che la aveva avuta in dono a sua volta da San Tommaso. Tornato a Prato, Michele Dagomari la conservò fino a che, in punto di morte, la donò al preposto della Pieve di Santo Stefano, l'attuale Duomo di Prato.

Conservazione e Ostensione

Oggi è conservata in un reliquiario costruito da Paolo Bebetto, uno scrigno portatile che permette al Vescovo di mostrare la Cintola senza toccarla direttamente. Nel corso dei secoli i reliquiari sono stati delle vere e proprie opere d'arte, a cominciare da quello realizzato da Maso di Bartolomeo, collaboratore di Donatello, nel XV secolo, capolavoro di oreficeria all'interno del Museo dell'Opera del Duomo.

Date e ricorrenze dell'Ostensione
 

L'Ostensione della Cintola avviene non solo l'8 settembre, ma anche il giorno di Natale, Pasqua, il primo Maggio e il 15 Agosto.

Ogni 8 settembre, a conclusione del corteggio storico, il Vescovo mostra la sacra reliquia della cintola ai cittadini di Prato riunitisi in piazza Duomo.

In questa occasione, fin dal Medioevo, esisteva la Madonna della Fiera dove i pellegrini si radunavano a Prato da tutte le parti della Toscana e d'Italia.

Statua - Madonna - Facciata - Duomo - Prato

Sulla facciata del Duomo di Prato (terminata nel 1457) ci sono però richiami alla devozione del culto mariano che in questa città è sempre stato molto forte. Un legame che nella facciata romanico pisana viene espresso dalla presenza di una statuetta. 

Bibl. Storia della Preziossissima cintola della Gloriosa Vergine Maria, a cura di Marco Pratesi. Edizioni Libreria Cattolica Prato. Museo dell'Opera del Duomo - Musei Diocesani Prato, Claudio Cerretelli, 2012, Claudio Martini Editore.