Palazzo Datini è l'imponente residenza che Francesco di Marco Datini, noto mercante medievale fece costruire a Prato tra via del Porcellatico e via ser Lapo Mazzei. Dopo aver trascorso gran parte della sua vita ad Avignone dove divenne un mercante di successo, Francesco Datini tornò a Prato con l'intento di edificare il palazzo più grandioso e prestigioso della città.
Facciata di Palazzo Datini |
La costruzione di Palazzo Datini iniziò nel 1383. Oltre a essere la sua residenza privata, il palazzo serviva come centro d'affari e luogo di prestigio. Ospitò numerosi personaggi illustri dell'epoca, tra cui il papa Alessandro V e il re di Francia Luigi d'Angiò, che arrivarono a Prato per l'ostensione della cintola.
San Cristoforo di Niccolò Gerini |
Intorno al 1390, Francesco Datini commissionò affreschi agli artisti più rinomati dell'epoca, tra cui Niccolò di Pietro Gerini, Agnolo Gaddi, Bartolomeo di Bertozzo e Tommaso del Mazza. Nella sala delle udienze, subito dopo l'ingresso, è visibile l'affresco di San Cristoforo di Niccolò Gerini (1391-1394). La sala presenta un soffitto a volta decorato dalla bottega di Agnolo Gaddi con scene di caccia.
Soffitto della Camera uno letta
Soffitto della Sala delle udienze di Palazzo Datini con i volti femminili |
E' in questa sala del Palazzo che appaiono sul soffitto dei volti femminili che lavori di restauro hanno dimostrato che sono stati realizzati su una speciale carta che è rimasta intatta fino ad oggi.
Camera delle due letta di Palazzo Datini
A destra del corridoio di Palazzo Datini si apre la stupefacente camera delle due letta affrescata da Agnolo Gaddi con un bosco popolato da animali selvatici. Nella volta a crociera si possono distinguere gli stemmi di Francesco Datini e di Margherita Bandini, sua moglie.
Dal fondo del corridoio si accede invece al cortile con il pozzo, le cui decorazioni sono conservate in una stanza che si affaccia su via Rinaldesca.
In via ser Lapo Mazzei l'altro portale ci conduce all'Archivio di Stato di Prato con il più grande deposito di documenti contabili medievali esistente e appartenuto a Francesco Datini che aveva fondato scali commerciali in tutta Europa (Prato, Firenze, Pisa, Barcellona, Avignone, Alessandria d'Egitto).
Abiti di Francesco e Margherita Datini nella sala delle Cicogne |
Archivio di Stato di Prato
In via ser Lapo Mazzei l'altro portale ci conduce all'Archivio di Stato di Prato con il più grande deposito di documenti contabili medievali esistente e appartenuto a Francesco Datini che aveva fondato scali commerciali in tutta Europa (Prato, Firenze, Pisa, Barcellona, Avignone, Alessandria d'Egitto).
Registri contabili, corrispondenze commerciali e perfino lettere che i coniugi Datini si scambiavano durante i periodi di lontananza.
Museo Casa Datini e altri enti
Palazzo Datini di Prato è inoltre sede del Museo Casa Datini, dell'associazione italiana Case della memoria come testimonianza di vita del mercante medievale che ha consegnato ai posteri il più ampio archivio economico di quel periodo, dell'Istituto di Storia Economica e dell' Istituto Studi Storici Postali.
Qui un video della Regione Toscana su Casa Datini