Situata nell'omonima Piazza, la Chiesa di San Francesco a Prato, rappresenta un luogo storico oltre che religioso di notevole importanza. Si tratta infatti di una delle prime chiese francescane nel mondo, antecedente perfino a Santa Croce a Firenze.
Il 24 luglio 1228, solo otto giorni dopo la canonizzazione di Francesco d'Assisi da parte di Papa Gregorio IX, il Comune di Prato comprò per i frati minori un terreno, posto presso il castrum di Prato, nel luogo detto l' Oliveto perchè si potessero costruire una chiesa ed un convento.
Il 24 luglio 1228, solo otto giorni dopo la canonizzazione di Francesco d'Assisi da parte di Papa Gregorio IX, il Comune di Prato comprò per i frati minori un terreno, posto presso il castrum di Prato, nel luogo detto l' Oliveto perchè si potessero costruire una chiesa ed un convento.
La prima chiesetta fu costruita già nel 1233, ma la costruzione dell'attuale complesso fu iniziata solo nel 1281 per vicende legate all'ampliamento della cinta muraria intorno al borgo di Santa Trinita.
Una prima singolarità dell'edificio è data dal materiale impiegato, il "mattone" pratese, cotto nelle fornaci di Porta San Giovanni.
La facciata gotico - romanica è tipica delle chiese in alberese e serpentino verde di Prato, ma si differenzia nettamente dall'abside costruita quasi interamente in cotto con lesene e archetti pensili.
Facciata, Campanile e Piazza di San Francesco a Prato |
GLI INTERNI
La Chiesa di San Francesco, semplice e poco ornata all'interno (a causa di una totale ristrutturazione del 1904 che ha privato la chiesa di veri e propri capolavori) è tipicamente francescana ma l'intero complesso rappresenta una testimonianza storica notevole sia medievale che rinascimentale.
LA LASTRA TOMBALE DI FRANCESCO DATINI
LA LASTRA TOMBALE DI FRANCESCO DATINI
E' nella Chiesa di San Francesco che è sepolto il noto mercante Francesco Datini. Nel pavimento di fronte all'altare maggiore si trova la sua lastra funeraria, opera dello scultore fiorentino Niccolò Lamberti (1411). Fu lo stesso Francesco Datini a donare alla Chiesa il Crocifisso ligneo che sovrasta attualmente l'altare maggiore.
Lastra Tombale di Francesco Datini nella Chiesa di San Francesco |
All'interno della Chiesa, c'è il bellissimo sepolcro di Geminiano Inghirami, preposto della Pieve di Santo Stefano, il quale grande estimatore dell'arte rinascimentale, grazie al rapporto di amicizia con i Medici riuscì a convincere l'artista Filippo Lippi a dipingere la Cappella Maggiore e a portare Michelozzo e Donatello a Prato per il nuovo pulpito. Il sepolcro, scolpito da Pasquino di Montepulciano, un tempo si trovava nel chiostro e sopra si potevano scorgere due vele dipinte proprio da Filippo Lippi che invece oggi, purtroppo sono andate perdute.
Sepolcro di Geminiano Inghirami all'interno della Chiesa di San Francesco |
Il campanile della Chiesa di San Francesco è invece di epoca più recente: fu creato dall'architetto pratese Antonio Bernini (dal 1799 al 1801) per rimpiazzare il campanile originale che poggiava sopra l'abside.
Vedute del Campanile della Chiesa di San Francesco a Prato |
Dalla parete di destra si accede infatti al chiostro, con resti di affreschi trecenteschi della scuola di Niccolò Gerini, autore quest'ultimo delle storie di S. Antonio Abate e di S. Matteo entro la Cappella dei Migliorati, autentico capolavoro interamente affrescato da Niccolò Gerini (1395 - 1400).
Aveva notato la bellezza del Chiostro e della Cappella anche il celebre scrittore Herman Hesse durante la sua breve sosta a Prato.
"Anche a Prato non c'è davvero penuria di chiese: senza andarle a cercare ne ho viste sette...Alcune delle quali hanno un grazioso rivestimento di marmo verde di Prato. San Francesco ha un delizioso chiostro con una cappella affrescata attraverso la quale si rientra nella chiesa." Herman Hesse Dall'Italia.
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