La chiesa insieme al monastero di San Niccolò di Prato, è un complesso architettonico fra i più suggestivi della Toscana.
Storia e Fondazione
Il monastero di San Niccolò, costruito nel 1323 dopo la morte dell'autorevole cardinale domenicano Niccolò da Prato, che nel suo testamento di Avignone aveva previsto un lascito per la costruzione proprio di una struttura religiosa a Prato, fu più volte restaurato fino al 1785, quando fu costruito un conservatorio, per opera dell'architetto pratese Giuseppe Valentini.
Ritratto del Cardinale di Cristofaro dell'Altissimo presso la Galleria degli Uffizi. |
Importanza Storica
Il periodo avignonese del Cardinale Niccolò da Prato risultò cruciale anche per la storia e la cultura di Prato nei successivi anni: è in quel periodo che, sotto la sua protezione, una comunità toscana e in particolare pratese si sviluppò e fece le sue fortune in quel di Francia: il mercante di Prato Francesco Datini, visse e si arricchì proprio Avignone ed è a Carpentras, nei pressi della città provenzale, che risiedette il letterato pratese Convenevole da Prato, autore dei Carminae Regiae e maestro di Grammatica e retorica del poeta Francesco Petrarca fino al 1316. Lo stesso padre del Petrarca, fu segretario del cardinale e da lui fu protetto durante il suo esilio in terra francese.
Il Monastero, situato in Piazza San Niccolò, sorge nel mezzo del centro storico tra il Convitto Cicognini, la Chiesa di San Domenico e l'Ospedale della Misericordia e Dolce ma anche prossimo a una serie di altri conventi domenicani come San Vincenzo e San Clemente.
Architettura e Arte
La parte più antica del monastero di San Niccolò, è costituita dal refettorio con affreschi di Tommaso di Pietro (1490), il chiostro del XV secolo, la cinquecentesca sala del capitolo e la Cappella della Spina (1594). Da segnalare un lavabo robbiano del 1520.
Nell'Orto di Gosto vi è uno dei più suggestivi esempi di Scala Santa, ispirata a quella romana (che secondo la tradizione si trovava nel palazzo di Ponzio Pilato a Gerusalemme e che sarebbe stata bagnata dal sangue di Gesù, divenendo per i cristiani una preziosa reliquia).
La caratteristica struttura architettonica della Scala Santa è formata da una cappella superiore, il Calvario, accessibile con la scenografica scalinata frontale, da due scalette laterali e da una cappella sottostante.
La Chiesa di San Niccolò, che conserva il portale trecentesco è stata decorata nuovamente intorno al 1720, ma conserva ancora affreschi del '400.
Uso Contemporaneo
Oggi, all'interno di San Niccolò, troviamo un conservatorio privato con scuole che vanno dall'asilo nido fino al Liceo Scientifico e un'Associazione Culturale.
Chiesa e Monastero di San Niccolò: Piazza Cardinale San Niccolò 8 59100 Prato