Quando si avvicina il momento clou del Carnevale quali dolci non potrebbero essere più in tema a Prato se non i Cenci?
Pasta fritta e dolce dalla forma allungata, i cenci, (al di fuori della Toscana, vengono chiamati frappe o chiacchiere), citati dall'Artusi nel suo libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" sono dolci tipici di Carnevale dal sapore semplice, popolare.
Quale dolce non potrebbe essere fra l'altro più pratese dei cenci, cioè degli strofinacci, in una città dove gli stracci del tessuto venivano sapientemente riciclati?
Ed è proprio per il loro aspetto allungato e sgualcito che i Cenci vengono chiamati così e serviti come dolce sulla nostre tavole dopo averli ricoperti di zucchero. Ecco la ricetta dei cenci di carnevale di Pellegrino Artusi.
Ingredienti Cenci:
Preparazione Cenci:- Farina g.240, burro g20,
- Zucchero in polvere g.20
- 2 Uova
- Acquavite 1 cucchiaiata
- Un pizzico di sale
- Fate con questi ingredienti una pasta piuttosto soda, lavoratela moltissimo con le mani e lasciatela un poco in riposo, infarinata e involtata in un canovaccio.
- Se vi riuscisse tenera in modo da non poterla lavorare, aggiungete altra farina.
- Tiratene una sfoglia della grossezza d'uno scudo, e col coltello o colla rotellina a smerli, tagliatela a strisce lunghe un palmo circa e larghe due o tre dita.
- Fate in codeste strisce qualche incisione per ripiegarle o intrecciarle o accartocciarle onde vadano in padella (ove l'unto , olio o lardo, deve galleggiare) con forme bizzarre. Spolverizzatele con zucchero a veloquando non saranno più bollenti.
- Basta questa dose per farne un gran piatto. Se il pane lasciato in riposo avesse fatta la crosticina, tornatelo a lavorare.