Non possiamo non parlare oggi, giorno della Festa della Polenta a Vernio di un prodotto tipico della Val di Bisenzio quale proprio la polenta dolce di castagne.
Un piatto povero che fu offerto dai Conti Bardi alla popolazione di Vernio, alle strette per la fame causata dal duro assedio delle truppe spagnole del 1512, durante il sacco di Prato.
Si tratta di un prodotto che contiene la farina dolce di castagne, tipica della Val di Bisenzio la cui produzione è stata recentemente rilanciata dalla Comunità Montana Val di Bisenzio attraverso il "Progetto Castagna".
Ecco la ricetta di Umberto Mannucci, vera "memoria storica della cultura pratese":
Si mette al fuoco un bel paiolo (quelli di rame stagnato sono l'ideale) con due terzi d'acqua leggermente salata. Appena bolle, si versa tutta insieme la farina dolce di castagne, senza rimescolare e si lascia cuocere per circa mezz'ora. Durante questo tempo la farina andrà in parte sul fondo e in parte rimarrà in superficie. Quando tutta la farina è scesa verso il fondo si toglie il paiolo dal fuoco e si scola tutta l'acqua in un recipiente. A questo punto il "mestatore" mesta energicamente col mestone aggiungendo via via una parte dell'acqua scolata fin quando la farina sarà ben sciolta e amalgamata. Con una paletta di legno bagnata nell'acqua si raduna l'impasto a mò di cupola al centro del paiolo e lo si rimette sul fuoco. Così col calore si formerà la "vescia", cioè uno spazio tra polenta e paiolo che permette di distaccarla facilmente dal recipiente, per poi gustarla quando si sarà leggermente raffreddata, dopo aver ammirato l'opera dei mestatori nella loro dimostrazione di energica abilità.