E’ raro trovare frazioni della pianura pratese con nomi di origini latine: Tobbiana, frazione a Ovest di Prato compresa tra Iolo, Casale, San Giusto e Capezzana è invece una particolare eccezione.
E’ difficile da dire perchè i segni delle centuriazioni romane si riscontrino più facilmente in zone della Val di Bisenzio pedo collinari come Vaiano, Sofignano, Savignano, Schignano, tutte con il suffisso finale latino Anus che significa proprietà fondiaria, letteralmente terra “disfatta” di nessuno.
Probabilmente l’ondata di nuove popolazioni impose nuovi nomi e una nuova toponomastica, e allo stesso modo contribuirono il deviare dei corsi della gore, lo straripamento dei fiumi, la bonifica di zone paludose.
In pianura l’uomo ha modificato il territorio molto di più rispetto alla collina e alla montagna.
In pianura l’uomo ha modificato il territorio molto di più rispetto alla collina e alla montagna.
Ma tornando alla frazione di Tobbiana, sappiamo che, intorno all’anno mille, vi esistevano delle corti dei Conti Guidi signori di Pistoia e che vi esercitava il suo potere la Pieve di San Pietro.
Tra il 1322 e il 1323 Tobbiana fu poi assediata e parzialmente distrutta dall’assedio di Castruccio Castracani degli Antelminelli tanto che l’anno successivo la frazione fu esentata dal pagamento delle tasse dal Comune di Prato.
Non è certo se l’attuale Chiesa di San Silvestro a Tobbiana sorga sul luogo dell’antica Pieve, sappiamo solo che la chiesa fu ristrutturata e modificata più volte nonostante la sua presenza sia documentata già fin dal XII secolo.