Il Marmo verde noto anche come Serpentino, è davvero un materiale affascinante e significativo nella storia dell'architettura toscana. La sua versatilità e bellezza lo hanno reso una scelta pregiata per molte delle chiese e monumenti più prestigiosi della regione.
Così se le facciate delle
Chiese San Domenico, di
San Francesco dello stesso
Duomo di Prato e della
Basilica di Santa Maria delle Carceri utilizzano il Serpentino o Marmo Verde, alternandolo all’alberese, non è trascurabile il suo impiego nel
Duomo di Firenze, nel Battistero, per il campanile di Giotto e per la costruzione della Badia Fiesolana, sia per la Chiesa di Santa Maria Novella e la facciata di Santa Croce ma anche in altre chiese di prestigio della Toscana come il
Duomo di Siena.
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Alternanza di Marmo verde e Alberese nella Chiesa di San Francesco a Prato
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Il
Serpentino, o marmo verde di Prato è una roccia verde metamorfica ricavata dalle cave del
Monteferrato in località
Figline di Prato, esattamente a
Pian di Gello, alle pendici del Monte Piccioli, si era talmente affermato nel tardo medioevo da uscire così dall’ambito cittadino e si inquadrava nella rinascita dell’architettura italiana, nel romanico toscano in particolare affiancato dalla pietra alberese o dal marmo di Carrara. Il
Marmo verde di Prato era pregiato perchè poteva essere impiegato con eleganza richiamando il mondo classico e rievocando il marmo verde di Tessalonica, detto anche "verde antico".
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La Cava di Marmo Verde si trova nella frazione di Figline ed è stata chiusa dagli inizi degli anni '80 |