Nella Prato rinascimentale, ai tempi di Lorenzo il Magnifico, troviamo una storia curiosa da cui è nato un proverbio popolare che ancora oggi si usa sia a Prato che a Firenze.
"Si fa come i'Nardi che da presto fece tardi"
Il Caso di Bernardo di Andrea Nardi
Bernardo di Andrea Nardi come afferma lo storico Emanuele Repetti, era un esule fiorentino che fu cacciato da Firenze proprio da Lorenzo dei Medici, il quale, aveva ormai ereditato il potere a soli 20 anni. Il 7 Aprile del 1470, il Nardi, insieme a suo fratello Silvestro e con a seguito di circa 100 uomini armati, cercò di scatenare una rivolta nella vicina Prato.
Riuscito ad entrare facilmente dentro le mura, il Nardi arrivò a Palazzo Pretorio di mattina presto, al sorgere del sole. Una volta fatto prigioniero il podestà di Prato Cesare Petrucci, volle impiccarlo per far capire alla popolazione di cosa fossero capaci i ribelli.
Il Petrucci tuttavia riuscì a convincere il Nardi che se l'avessero ucciso, non ci sarebbe stato nessuno a spiegare alla popolazione il loro gesto.
Questa esitazione si rivelò fatale. Il popolo di Prato non si era mosso, mentre alcuni fiorentini residenti a Prato guidati da Giorgio Ginori, lo disarmarono. Nardi fu consegnato alla giustizia di Firenze e decapitato appena due giorni dopo il fallito tentativo di insurrezione.
Nel giro di meno di cinque ore, Bernardo Nardi vide sorgere e tramontare la sua breve avventura di potere a Prato. Da questo episodio nacque il proverbio che invita a non tergiversare, altrimenti finirai come il Nardi!